Se ti siedi su una panca in legno
guardando
il mare
l’orizzonte
e il trabocco che sta tra te e l’inizio del cielo,
i pali a palafitta che lo sorreggono
ti sembreranno lunghe zampe di ragno
sottili,
flessibili,
agili nella tempesta,
resistenti al mare,
al vento,
alle onde,
alle burrasche.
E se poi percorrerai il suo pontile,
ti sembrerà di non riuscire a camminare su quale zampe barcollanti,
ma appena passata la paura iniziale
ti sentirai al sicuro
e con passo deciso arriverai fino alla fine.
Sbricerai attraverso i vetri
e vi troverai
reti
ami
carrucole
funi
arnesi da lavoro
e nessun umano.
Ma quando starai per andare via
un’ombra attrarrà la tua attenzione
e sulle antenne che sostengono l’ampia rete
ci vedrai un uomo che,
affidandosi all’agilità delle sue membra,
starà cucendo, con ago e filo,
le strette maglie di quella rete.
Info per te:
la Costa dei Trabocchi è quella parte del litorale Adriatico della provincia di Chieti, tra Ortona e Vasto, in Abruzzo. Deve il suo nome alle costruzioni che si ergono sul mare, i trabocchi appunto. Sono delle macchine da pesca posizionate su palafitte, alcune tutt’ora funzionanti, come il trabocco di Punta Aderci, molti convertiti in ristoranti che offrono menù di pesce.
Per esplorare la costa, osservare i trabocchi da vicino, ti consiglio di utilizzare il percorso ciclopedonabile, percorribile sia a piedi che con la bicicletta, stretto tra la costa e il mare.Per info clicca qui
Per mangiare, vai da “Brace Mare”, si trova sulla SS16 Adriatica, al km 485, 66020 Piane Favaro V CH e non te ne pentirai. Ordina l’hamburger di scottona con i contorni e il bianco frizzante e godi della vista della costa e dei due trabocchi e stanno proprio lì davanti. Link di Facebook qui, ti consiglio di prenotare.
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