Come prima immagine voglio mostrarvi le sue famose raganelle
mentre la persona qui sotto è Maurizio Boscheri
mentre fotografa quella farfalla bianca e nera appoggiata sul tronco nella foresta pluviale di Sinharaja in Sri Lanka.
E io ero con lui e scattai questa fotografia il 21 agosto 2017.
Conobbi Maurizio Boscheri nella primavera del 2016 all’inaugurazione del suo atelier a Rovereto. Mi presentai con due voluminosi cataloghi dei suoi quadri che avevo acquistato un paio di anni prima al MUSE, il Museo delle Scienze di Trento che nel 2014 aveva ospitato una sua mostra dal titolo “BioDiversitArt”. Fui accolta dalle sue tele, prima ancora che da lui. La mostra del 2014 era stata indubbiamente bellissima e rappresentava la variegata produzione del maestro, ma nel piccolo spazio del suo atelier la percezione dei suoi quadri ebbe su di me tutto un altro effetto. Occhi, musi, ali di uccelli colorati, alberi, foglie, insetti sembravano volteggiare intorno a me, ed erano talmente veri da sentirne il fruscio, la presenza. Attrasse la mia attenzione una famiglia di lupi alfa in mezzo a un bosco innevato: “lupi nella neve”, olio su tela, 120×120 cm, anno 2013. I lupi mi guardavano fieri e per nulla aggressivi, mostravano la loro forza mentre due uccellini su un ramo nell’angolo in basso a destra, stavano lì per nulla impauriti.
Maurizio mi raccontò dei lupi, delle loro abitudini, delle loro caratteristiche fisiche, del loro habitat: era come aprire un libro di scienze. Ma mentre Maurizio scopriva le sue conoscenze, percepii nel suo modo di raccontare il suo stupore, la sua incondizionata ammirazione per il mondo animale. Mi raccontò dei suoi viaggi in Malesia, Borneo, Costa Rica e di come essi assomigliassero a delle vere e proprie missioni nella natura alla ricerca degli animali, delle piante, degli insetti che da ragazzo aveva studiato sui libri. Mi sentii molto vicina a lui e gli raccontai di quando camminai 10 ore nella Bwindi Impenetrabile Forest in Uganda e di come piansi di gioia nel trovarmi circondata da una famiglia di gorilla di Montagna intenta nelle sue occupazioni quotidiane. Poi mi salutò per accogliere altri visitatori. Per tutto il pomeriggio la presenza dei suoi animali mi tenne compagnia e una volta a casa, scrissi una poesia. Gliela consegnai qualche giorno dopo.
C’era una volta,
il mondo incantato di Maurizio Boscheri